giovedì, giugno 19, 2008

Coscienza

[...] La cosa più strana di tutte è che guidiamo il nostro corpo e la nostra mente senza sapere come funziona il nostro sè. Non è stupefacente che possiamo avere idee eppure non essere in grado di spiegare che cosa siano le idee?
Nella mente di ogni persona normale sembrano esserci certi processi che chiamiamo coscienza. Di solito riteniamo che essi ci consentano di sapere che cosa accade nella nostra mente. Ma questa reputazione di consapevolezza non è molto ben meritata, perchè in nostri pensieri coscienti ci rivelano pochissimo di ciò che li genera. [...]
Marvin Minsky nel suo libro "La società della mente", con un ottima metafora spiega quanto è superficiale la consapevolezza di noi stessi. Egli paragona i nostri processi mentali e motori allo sterzo di un'automobile: se sterziamo a sinistra l'auto gira a sinistra, se sterziamo a destra l'auto gira a destra. Questo perlomeno è quello che ci aspettiamo. In realtà non sappiamo come i vari leverismi, ingranaggi, cuscinetti e quant'altro che compongono lo sterzo dell'auto interagiscano fra l'oro. Noi diamo un "comando" e la nostra mente o il nostro corpo lo esegue.
Mentre camminiamo non siamo in grado di determinare di quanti gradi pieghiamo un ginocchio, della forza che dobbiamo imprimere al piede destro per non sbilanciarci ecc. Allo stesso modo durante un colloquio non abbiamo il controllo in tempo reale di quello che stiamo dicendo, parliamo e basta, i ragionamenti fluiscono senza interruzione, le parole si susseguono quasi come le stessimo leggendo.