mercoledì, ottobre 03, 2007

ZONA FRANCA

In agosto ho fatto le ferie a Solda, una località sciistica a est della val Trafoi, valle molto frequentata dagli amanti delle due ruote perchè incontra il passo dello Stelvio. Nel rientro verso casa ho deciso di andare a visitare quel mitico paradiso fiscale di Livigno. Forse molti non lo sanno ma la zona franca di Livigno si caratterizza per non pagare certe imposte statali (forse tutte?) sui prodotti venduti. Morale della favola, qui potete trovare, in pochi chilometri quadrati, migliaia di negozi che vendono di tutto e a prezzi scontati, per lo meno senza IVA. Rovescio della medaglia, quando si rientra in Italia (si perchè a Livigno c'è la dogana), se dichiari di aver speso più di 175 euro a persona ti fanno pagare le tasse della differenza in più di spesa. In sostanza, colui che va a Livigno per risparmiare qualcosa su certi acquisti può mettersi in saccoccia al massimo una trentina di euro sui beni comuni, e se ha una macchina con un grosso serbatoio altrettanti sul carburante. In poche parole non ne vale la pena, almeno che non si risieda in provincia di Sondrio o nelle vicinanze, o si contrabbandi la merce senza farsi beccare alla dogana. Ecco perchè quando sono tornato in Italia, alla dogana la finanza mi ha rotto le scatole per quasi un'ora, facendomi svuotare la macchina e le valige. Tutto perchè non avevo conservato gli scontrini fiscali per cui non potevo dimostrare l'esatto importo speso a Livigno. Nulla da dire, i doganieri facevano solo il loro mestiere... A questo punto però mi chiedo: "A che cosa serve una zona franca?Per dare lavoro ai Finanzieri e basta? Mah!"